Gli Articoli di Smalcalda

Gli Articoli di Smalcalda (Smalcalda o Schmalkalden in tedesco, è una città della Turingia, in Germania) furono scritti nel dicembre del 1536 da Martin Lutero su richiesta del Principe Elettore Giovanni Federico I di Sassonia (detto “il Magnanimo”) in occasione della Lega di Smalcalda; furono scritti in lingua tedesca e con un modo ed un linguaggio molto comprensibile per l’epoca.

Questi Articoli furono firmati da ben 43 rinomati studiosi di quel periodo, tra cui F. Melantone, J. Agricola e J. Bugenhagen.

Negli articoli è presente ciò che secondo M. Lutero è molto importante negli insegnamenti del Cristianesimo e vi è in particolare un elenco di tutte quelle pratiche devozionali e non, tipiche del Cattolicesimo, ma che i Luterani rifiutano, come la venerazione delle Reliquie, il Papato, le Indulgenze ecc.

Nonostante siano stati scritti da Lutero per la Lega di Smalcalda, quando la Lega si riunì, Lutero non vi potè partecipare a causa dei forti dolori provocati dai calcoli renali.


Gli Articoli non furono ufficialmente adottati dalla Lega dato che fu influenzata da Melantone, il quale aveva forti timori sul fatto che potessero essere fonte di divisione, ma nonostante ciò divennero una sorta di pilastri della spiritualità luterana, a tal punto da essere inseriti nel Liber Concordiae, nel testamento di Giovanni Federico I di Sassonia ed ancora oggi sono usati dalla Chiesa Luterana.

Articoli di Smalcalda scritti da Lutero e conservati nella Biblioteca dell'Università Ruprecht Karl di Heidelberg (Città tedesca del Baden-Württemberg)


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